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La pagella di Cozar

Un weekend davvero matto quello spagnolo, con sole, pioggia, sole, pioggia e via così. Analizziamo il GP con le pagelle di Mark Terenziani


10- GAJSER: vince la qualifica del sabato, vince entrambe le manche della domenica, si prende la tabella rossa, non sbaglia praticamente nulla. Tutto questo in un weekend in cui finire a gambe all’aria era un attimo. PERFETTO


9- EVERTS: veniva da un periodo non facile con la frattura della vertebra C5 con temporanea perdita di sensibilità rimediata in Cina e l'inverno passato sul divano. La prima manche chiude secondo, che è già un successo. Ma il capolavoro lo fa nella seconda, dove chiude con un vantaggio imbarazzante (vedi punti più avanti) e dimostra una superiorità che non si vedeva da tempo in MX2. LA MELA NON CADE LONTANA DALL’ALBERO


GRAFICA TV: c’è sempre chi si lamenta eh, quello è assodato, ma a me la nuova grafica piace tantissimo. Ora dopo gli aggiornamenti del caso c’è tutto quello che serve per seguire la gara e capirci anche qualcosa. BRAVI



8- BONACORSI: il ragazzone della Fantic porta a casa un secondo posto nella seconda manche che gli vale il podio assoluto. In queste condizioni vale doppio, una bella carica per le prossime gare. BONA CORSA (è terribile, lo so)


ZANCHI: meriterebbe di più se non fosse per una seconda manche tribolata in mezzo al gruppo. Ma che gara 1! Tiene tutti i primi della classe dietro con autorità. Ero stato severo con lui. AMO ESSERE SMENTITO COSI


7- ADAMO: un weekend solido, dove la velocità ed il fiato c’erano eccome. Ma la sfortuna in questo weekend sembra aver puntato Andrea: nella prima manche si tocca fuori dal cancello con Coenen, riparte ultimo e chiude nono. Una seconda frazione arrembante gli vale un quinto posto finale che non rispecchia quanto fatto vedere finora. SF...ORTUNATO


COLDENHOFF: il “vecchietto” ne mette in fila ancora tanti, quasi tutti a dire il vero. Chiude secondo assoluto facendo valere tutta la sua esperienza. INOSSIDABILE


GIFTING: lo svedese è veloce e coraggioso. Sorpassi e controsorpassi con piloti ben più blasonati di lui lo fanno lottare per le posizioni che contano. Chiude sesto assoluto che per un privato è tanta roba. VICHINGO



6- DEWOLF: il risultato in sé meriterebbe di più. Torna anche a casa con la tabella rossa. Ma quanti errori ha fatto? La fortuna vuole che succeda di tutto anche agli altri contendenti ma non è mica sempre domenica. PASTICCIONE


5- VALIN: il francesino è veloce, velocissimo per l’amor di Dio. Se non fosse per un piccolo particolare: son più le volte che è per terra che quelle che è in piedi. Cade al sabato mentre è in testa, cade nella prima manche e con un polso malconcio non si schiera per la seconda. PECCATO



4- IL CIRCUITO: la pista è migliorata molto rispetto allo scorso anno, ma l'impianto non è all'altezza di ospitare la prima gara in Europa del Mondiale. Ok, è piovuto tanto, ma è da mettere in conto quando si corre a marzo. Il paddock sulla terra era inagibile, la pit lane chiusa per vento perché mal posizionata, il cancello che non è sceso al sabato, la corrente non sempre erogata, problemi con i lavaggi, logisticamente è nel nulla più assoluto. NON C'È NIENTE DI MEGLIO IN SPAGNA?


3- LUCAS COENEN: al sabato è velocissimo in una pista davvero insidiosa e come da tradizione mentre è secondo a pochi metri da Gajser lancia la moto nello stesso punto che stava per costare caro a Prado l’anno scorso. Per fortuna ne esce illeso, ma la legnata non ha insegnato tanto al belga che la domenica ne combina una dopo l’altra. MALE DI FAMIGLIA


2- RENAUX: si presenta in terra spagnola con la tabella rossa e al sabato sembra che ci siano i presupposti per un bel weekend in cui giocarsela. Poi la domenica con la pioggia se ne va ogni sua speranza, cade, ricade, cade di nuovo. Un disastro che termina solo sotto la bandiera a scacchi. Speriamo in Francia con l’aria di casa ritrovi la retta via. CONFUSO



1- MINUTO: e venti secondi. Il distacco rifilato da Everts al secondo (De Wolf, mica l’ultimo arrivato) nella seconda manche. INARRIVABILE


0- SACHA COENEN: la sua statura sicuramente non lo ha aiutato in mezzo ai canaloni spagnoli, ma questa non può essere un'attenuante per una domenica disastrosa. Non ne fa una giusta. UNO PEGGIO DELL’ALTRO



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