La pagella di Glendale
- Mark Terenziani
- 3 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Il Triple Crown regala sempre tante emozioni; navighiamo tra le mille cose successe con le nostre “cattivissime” e immancabili pagelle

SMITH: voto 10. Quando è in serata Jordon ha ben pochi rivali. Ha approfittato di qualche errore dei 2 ragazzi terribili (Deegan e Beaumer), ma ci mette del suo e dopo le 3 finali guarda tutti dal gradino più alto del podio. Porta la Triumph, una moto “neonata”, alla sua prima vittoria nel Supercross e viene da dire che non sarà l’ultima. A due punti dalla vetta del campionato, con ancora 4 gare da disputare. Che ci stia facendo un pensierino? INIEZIONE DI FIDUCIA
LANINOVICH: voto 9. Molti di voi si chiederanno chi sia, ed avete ragione, ma centrare il main event nella 250, in mezzo a ragazzi con l’età dei tuoi figli, in una serata triple crown, a 41 anni (l’età di chi vi scrive, per la cronaca) vale come una vittoria. OLD BUT GOLD
ROCZEN: voto 8. Veloce e determinato, si inventa un quadruplo prima delle whoops su cui non aveva rivali, sente un po’ la pressione nell’ultima heat ma chiude sul podio vincendo anche la seconda manche. Sexton gli ruba la tabella rossa per un paio di punti ma è ancora lì. Nelle interviste dice: “nella mia carriera SONO STATO un pilota in lotta per il titolo”, credo debba rivedere il tempo verbale. SUL PEZZO
SEXTON: voto 8. Una serata da “mister consistency” con un 3+3+2 che lo portano sul gradino più alto del podio. Sbaglia poco o nulla e si prende la tabella rossa. Nel caos del triple crown è quello che ne è uscito meglio. PRIMO DELLA CLASSE
WEBB: anche lui voto 8. Quasi mai “bar to bar” con qualcuno, nella prima heat parte in testa e ci rimane, nella seconda pasticcia un attimo, ma a fine serata porta a casa un secondo posto assoluto che vale oro. Statisticamente l’inizio di stagione non è il suo momento migliore, VEDETE VOI
DAVIES: voto 7. Se la serata fosse finita dopo le prime due heat sarebbe un 10 pieno. Nella manche finale centra senza colpe un blocco di delimitazione spostato da un pilota che lo precede, poi imposta una rimonta efficace chiudendo terzo assoluto. PECCATO
DEEGAN: condivide il voto con il compagno di squadra che secondo me gli creerà qualche grattacapo. Una serata non “all’arrembaggio” ma solida. Ruba punti a Beaumer rendendo ancora più interessante una battaglia già infuocata dentro e fuori la pista. ROCK SOLID
TOMAC: voto 6. Nella partenza della prima heat sembra che abbia un aratro attaccato dietro e finisce sesto dopo una rimonta non entusiasmante. Poi la serata si raddrizza con un quarto posto e con una vittoria perentoria. Una quarta piazza finale che non lo soddisfa. I compagni di squadra qualche holeshot l’hanno azzeccato. SERVONO RIPETIZIONI?
BEAUMER: voto 5. Gara di casa difficile. Nelle prime due heat parte in testa e poi si sdraia come un salame. Deegan sta ancora ridendo sotto al casco per il regalo che gli ha fatto. Potrei essere più cattivo, ma imposta delle belle rimonte e grazie a qualche guaio altrui limita i danni. Torna a casa ancora con la tabella rossa nonostante tutto e nella intervista post-gara ammette che ha sbagliato dimostrando onestà. DISATTIVARE IL RIBALTABILE
ANDERSON: voto 4. Qualche fiammata come la partenza di una delle heat non possono essere tutto quello che ha da offrire un ex campione di supercross. Alti e bassi ma mai in serata. JASON TI SEI PERSO?
HUNTER LAWRENCE: voto 3. Onesto, per l’amor del cielo, fa il suo dovere. Se il tuo dovere è essere una seconda guida… IL FRATELLO DI
2- le dita rotte con cui corre Shimoda, giusto per promemoria.
1: INFORTUNIO LAWRENCE. Anche qui il numero non è il voto, ma gli attimi che sono bastati per mandare all’aria (mi auguro non definitivamente) una stagione che iniziava a raddrizzarsi dopo un inizio difficile. Speriamo siano solo sensazioni e non un infortunio vero e proprio. FINGER CROSSED
0- TEAM PROCIRCUIT E INFORTUNIO DREW ADAMS. Zero non è il voto, ma la fortuna del povero Mitch Payton nella costa Ovest. La giovane promessa in verde nelle prove tira una gran botta, clavicola rotta e arrivederci. I GATTI NERI SI GRATTANO QUANDO LI VEDONO ARRIVARE
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