La pagella di Indianapolis
- Mark Terenziani
- 10 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 11 mar
Puntuali, i nostri "cattivissimi" commenti del dopo gara del Supercross a Indy

10- WEBB: e ora sono ca...voli amari per tutti. Una serata iniziata con un discreto volo nelle prove si è trasformata nella sua prima vittoria a Indianapolis. Allunga in classifica anche grazie alle disavventure (Roczen) e agli errori (Sexton) altrui. E ORA CHI LO PRENDE?
9- HAMMAKER: il buon Seth ha iniziato ad allenarsi a casa dei fratelli Lawrence, che sia la ricetta giusta? Nella 250 saluta tutti fin da subito e li rivede solo sul podio. ROCCIOSO
8- COOPER: Justin è in crescita e si vede, il suo posto è li davanti e lotta come un leone senza paura o timori reverenziali. Nella serata giusta potrebbe anche fare uno scherzetto ai primi della classe. NEL POSTO JUSTO (questa è agghiacciante)
DEEGAN: nelle prove dimostra a tutti che chi vuole vincere deve fare i conti con lui. In finale parte discretamente, ma in una pista del genere fare certi numeri è troppo rischioso e la rimonta si ferma al terzo gradino del podio. Dopo la gita fuori programma nelle reti di protezione capisce che il bersaglio grosso è più importante della vittoria di serata. La sua superiorità in pista è imbarazzante, deve solo imparare a gestire il patrimonio che ha in mano. MATURO
7- BARCIA: la nascita del secondo figlio sembra avergli dato una carica in più nelle ultime gare. Parte benissimo ed è solido come non lo vedevamo da tempo. CHI NON MUORE SI RIVEDE
VIALLE: il ritmo c'è, non è quasi mai il più veloce in pista ma è sempre li davanti. Difendere un campionato è cosa ardua e Tom lo sa bene. Torna da Indy con la tabella rossa, che è già un inizio. LAVORATORE
BEAUMER: esce malconcio da Indy dove corre con i postumi di una brutta lussazione ad una spalla (infortunatosi ad Arlington nelle prove ha voluto correre la sera stessa nonostante non fosse a posto). Salva il salvabile e vede scappare Deegan inesorabilmente. Il voto è per il coraggio e la voglia di lottare. Certe volte il risultato non è tutto. LEONE
HAMPSHIRE: una serata dove non fa i soliti miracoli o disastri epocali. Un quarto posto che lo tiene ancora in lotta per il titolo. ONESTO

6- SEXTON: io ho finito le cose da dire su Chase. Quanto è che non fa una serata senza errori? Stavolta la mette bene e non fa troppi disastri, ma Webb sta comunque allungando. SIAMO SORPRESI?
ROCZEN: è stato sfortunato per il contatto al via con Anderson, ma in una pista così tecnicamente difficile mi aspettavo uscisse tutta la sua esperienza. Da ultimo rimonta fino al settimo posto che è comunque tanta roba, ma speravo di più. Lui commenta dicendo di non essere stato bene in settimana. Speriamo. TIEPIDO
5- FORKNER: è passato attraverso “un buco piccolo”, lo sappiamo, e per questo non voglio essere troppo duro. Il ragazzo predestinato ora sembra più un buon lavoratore che provi a fare il suo, ma che fa tanta, forse troppa, fatica. NON SO
4- ANDERSON: vedere un pilota con la sua velocità e la sua grinta finire undicesimo doppiato da Webb stringe il cuore. DISPERSO
3- ANSTIE: le prende praticamente da tutti. La sua esperienza in una pista così pensavo lo aiutasse a mettere in fila i ragazzi terribili delle due coste, ma esce suonato come una campana. SERATA NO
2- le coste in pista insieme nella 250, una particolarità che regala sempre grandi emozioni soprattutto quest'anno con tanti ragazzi terribili pronti a tutto per emergere. SPETTACOLO
1- il punto di vantaggio di Vialle nella Costa Est dopo la serata di Indianapolis. CON LE UNGHIE E CON I DENTI
0 - I PUNTI IN CUI PRENDERE FIATO: la pista era veramente tosta. Canali dappertutto, rampe distrutte, fondo duro. Impossibile abbassare l'attenzione anche solo per un metro. ROBA DA DURI

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