Le pagelle di Arlington
- Mark Terenziani
- 24 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Il Triple Crown è una garanzia per chi si aspetta colpi di scena e rimescolamenti di classifica. E anche per le nostre "cattivissime" analisi

Voto 10: Deegan Lo ami o lo odi, dichiarazioni al limite dell’arroganza, simpatico come un dito in un occhio, ma che gas! Quando un pilota guida così lo guarderesti per un giorno intero, vince tutto quello che c’è da vincere con una superiorità imbarazzante su tutti. Con quel ritmo sarebbe arrivato a podio anche nella 450. RULLO COMPRESSORE
Voto 9: Webb Parte un po’ in sordina poi mette tutto a posto con due primi posti e tanti saluti. Sfrutta qualche errore altrui, ma il resto è tutta farina del suo sacco. Allunga su Sexton e si prende la piena proprietà della tabella rossa. CHI LO FERMA?
Schock. Coty sta crescendo e sale sul secondo gradino del podio migliorando il suo best che finora era un quarto posto. UNDERDOG
Voto 8: Roczen Cosa vi devo dire? Devo ancora spiegarvi quanto Kenny ogni volta che scende in pista ci faccia impazzire? Chiude secondo assoluto e si conferma un valido pretendente al titolo; quei 2 lì davanti devono stare sul pezzo fino alla fine. NON SUCCEDE, MA SE SUCCEDE...
Voto 7: Mosiman. Dopo una serie di infortuni che sembrava far terminare la carriera di questa eterna promessa, centra una serata con grande velocità e finalmente lo vediamo sorridere sul terzo gradino del podio a pari punti col secondo. Se lo merita tutto. REDIVIVO
Cooper: il buon “Giustino” parte in testa nella prima heat e sembra davvero farcela se un super Kenny non lo fregasse a poco dal termine. Con una terza heat più brillante avrebbe portato a casa un podio. CREDICI
Hill Centra la pole in qualifica e mette tutti in fila. Nelle heat qualche lampo ci fa sperare che lo sceriffo non si sia “arrestato” (l’avevo già usata lo so, e so anche che fa ridere solo me). VOGLIAMO IL PODIO
Voto 6: Anderson La sua gara sembra spegnersi dopo pochi giri, ma nell'ultima heat improvvisamente gli suona la sveglia. Il duello con Barcia vale il prezzo del biglietto (a lui vale anche una ammonizione scritta per aggressività) facendoci ricordare il vecchio Jason. VECCHI RICORDI
Barcia Come detto sopra ci regala un duello con Anderson nella ultima heat bar-to-bar davvero entusiasmante. I due veterani se le danno di santa ragione senza risparmiarsi. La seconda paternità sembra avergli fatto bene. BENTORNATO
Voto 5: Malcolm Stewart Se non avesse vinto un main event sarebbe un 6 forse, ma ora che ci “eravamo fatti la bocca” vorremmo vederlo sempre sul podio. RIDATEMI MALCOLM
Voto 4: Davies Il ragazzo è giovane, è vero, ma la pressione quando sei lì davanti devi metterla in preventivo. Tesissimo tutta la sera, si distende solo nell’ultima heat facendo vedere quello che sa fare. Era talmente nel pallone che prima di una finale si stende per allinearsi al cancelletto… CALMA RAGAZZO
Voto 3: Beaumer Sembra proprio che l’anti-Deegan per eccellenza si sia spento ancora prima di accendersi. Mai in serata, timido nei pochi sorpassi fatti, esce livido dopo averle prese di brutto. Ok la spalla malandata, ma così Deegan non lo fermi. SUONATO COME UN GONG
2 i punti del podio 450 La serata è stata combattuta e ricca di colpi di scena, tanto che il podio dei piloti 450 era composto da 3 piloti ad 1 punto uno dall’altro. VICINI VICINI
Voto 1: Smith Jordon finisce in infermeria e campionato finito. C’è poco da dire se non: SIAMO SORPRESI?
Voto 0: Sexton Mi sento come se sparassi sulla croce rossa. La sua faccia da bravo ragazzo ti fa perdonare ogni sua cavolata, ma stavolta è davvero troppo grossa. Chiude terzo assoluto, ma con la vittoria in tasca a poche curve dal termine… Lui si mostra sereno nelle interviste pre-gara dopo il mezzo disastro di Detroit, ma la frustrazione esce prepotentemente appena taglia il traguardo di Arlington, regalando l’ennesima manciata di punti in un modo davvero gratuito. CENTRALINA SALTATA

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